Κώστας Βάρναλης, ένας ποιητής μαχητής – un poeta guerriero
Kostas Varnalis (14/26 febbraio 1884 – 16 dicembre 1974) è stato uno scrittore greco. È conosciuto principalmente per le sue poesie, ma ha scritto anche opere narrative, critiche e traduzioni. Nel 1959 gli fu conferito il Premio Lenin per la Pace.
Biografia: I primi anni
Nacque nella città grecofona di Pyrgos nella Romilia Orientale, oggi Burgas, Bulgaria nel 1884, allora vasto impero Ottomano, dove visse il clima della guerra greco-turca del 1897. Il suo cognome, se non artistico, indica la provenienza da Varna dove vivevano molti greci, per lo più commercianti e marinai – il suo il cognome del padre era Bubus.
Nel 1898 completò la Scuola Greca e continuò la sua formazione presso la pedagogia Zarifias di Filippopoli, poi con l’appoggio del metropolita Aghialos venne ad Atene per studiare filologia e lì prese parte alla controversia sulla questione linguistica come sostenitore della Δημοτική, lingua popolare invece che la Καθαρεύουσα arcaizzante. Nel 1907 partecipò alla fondazione della rivista di poesia Igeso, della quale pubblicò dieci numeri. Nel 1908 si laureò all’Università di Atene e iniziò a lavorare nel campo dell’istruzione, prima presso la scuola di insegnamento greco di Pyrgos (Bourgas) all’età di diciotto anni, poi in Grecia (ad Amaliada) e tra gli altri presso l’Accademia pedagogica superiore di Atene. È stato per molti anni insegnante di scuola media, mentre per vivere lavorava anche come giornalista. Dal 1910 cominciò ad occuparsi di traduzione letteraria e nel 1916 completò Eraclide di Euripide, Aiades di Sofocle, Memorie di Senofonte e Le tentazioni di sant’Antonio di Gustave Flaubert. Dopo la seconda guerra balcanica, alla quale prese parte, studiò alla scuola media di Dimitris Glinou.
Riconoscimento artistico e azione politica
Nel 1919 si recò a Parigi con una borsa di studio e frequentò corsi di filosofia, filologia e sociologia. Successivamente si unì al marxismo e al materialismo dialettico e rivedeva le sue precedenti opinioni sulla poesia, sia teoricamente che praticamente. Il frutto di questa strofa fu la poesia “Pilgrim”. Nell’estate del 1921 scrisse su Aegina The Burning Light, che pubblicò un anno dopo ad Alessandria con lo pseudonimo di Dimos Tanalias. Nel 1922 pubblicò anche Moiraios sulla rivista Neolaia e “Liberty” sulla rivista Musa. Nel 1924 insegnò letteratura greca moderna all’Accademia pedagogica sotto la direzione di Dimitris Glinos. Nel 1926 fu licenziato dall’incarico di professore all’Accademia Pedagogica, in occasione di un articolo di Hestia, giornale nazionalista, che pubblicò un estratto da The Burning Light. Varnalis si dedicò al giornalismo e partì per la Francia come corrispondente di Progress. Nel 1927 pubblicò Schiavi assediati. Nel 1929 sposò la poetessa Dora Moatsu. Nel 1932 pubblicò La vera apologia di Socrate. Nel 1935 partecipò come rappresentante degli scrittori greci al Congresso degli scrittori sovietici a Mosca e poi fu esiliato a Lesbo e Agios Eustratios.
Era comunista e durante l’occupazione nazifascista partecipò alla Resistenza nazionale come membro del Fronte di liberazione nazionale (EAM).
Nel 1956 fu insignito della Società degli scrittori greci e nel 1959 gli fu conferito il Premio Lenin. È stato preceduto, tra gli altri, dalle edizioni delle sue opere Persone Viventi, Il Diario di Penelope, Poetica, Dittatori, Estetica-Critica (due volumi). Nel 1965 fu pubblicata la sua ultima raccolta di poesie intitolata Eleftheros Kosmos e nel 1972 l’opera teatrale Attalos III. Ha collaborato con numerose riviste ed enciclopedie, inclusa la Great Greek Encyclopedia. Morì il 16 dicembre 1974. La tomba del poeta, nel Primo Cimitero di Atene, è stata progettata dall’artista Kosmas Xenakis nel 1975.
Opere
“Il suo lavoro è stato scritto nella scuola elementare e ha forma ben curata e plasticità nell’espressione. È caratterizzato da una calda immaginazione lirica e da uno stato d’animo satirico con un interesse per l’uomo moderno. La sua poesia, in particolare, è caratterizzata da un forte “dionisiasmo”, da uno stato d’animo giocoso e da un profondo sentimento musicale che si combina perfettamente con la satira.” È considerato uno dei principali lavoratori linguistici di sinistra in Grecia. Varnalis mantenne la sua vivacità poetica e umana fino alla vecchiaia.
Ascoltate il video e la famosa sua poesia e canzone nel link:
Poesie
“Le Parche”, manoscritto del poeta
Composizioni poetiche
Il pellegrino (1919)
La luce accesa (Alessandria 1922, con lo pseudonimo Dimos Tanalias). Nel 1933 fu ristampato ad Atene con revisioni.
Schiavi assediati (1927)
Raccolte di poesie
Favi (1905)
Poetica (1956)
Mondo libero (1965)
La rabbia del popolo (1975)
Prosa e critica
Il popolo dei Munuchos (Phil. pseudo. Comune di Tanalia) (1923)
Salomone senza metafisica (1925)
La vera apologia di Socrate (1931)
Persone vere (1938)
Il diario di Penelope (1947)
Parlare camminando (1957)
Solomica (1957)
Recensioni estetiche A e B (1958)
Persone. I vivi – Vero (1958)
I dittatori (1956)
Memorie filologiche (1980)
Teatro
Attalo Terzo (1972)