San Fanurio: Il santo greco che fa ritrovare tutto

San Fanurio: Il santo greco che fa ritrovare tutto

San Fanurio, dal termine φαίνομαι, da cui fenomeno, che significa mi presento, presento, rivelo le cose smarrite ecc, è un santo molto amato dai greci,  noto soprattutto per il suo omonimo potere di far ritrovare oggetti smarriti o persone scomparse. Il suo nome, che deriva dal verbo antico greco FANEIN, “fanein” (rivelare), è strettamente legato a questa sua caratteristica.

Una festa antica e ricca di simbolismi. La festa di San Fanurio, che si celebra alla fine di agosto, è un’occasione per preparare la “fanouropita”, un dolce tradizionale offerto al santo. Questa torta, ricca di simboli e ingredienti legati alla terra e alla fertilità, viene preparata con ingredienti semplici come miele, noci, uvetta e olio d’oliva.

Un legame tra passato e presente. La tradizione della fanouropita affonda le sue radici in riti antichi dedicati alle divinità della fertilità e dell’abbondanza. L’uso di ingredienti come le noci e l’uvetta richiama la Magna Mater, la grande madre mediterranea.

Un talismano contro smarrimenti. La fanouropita, una volta benedetta, viene conservata in casa come un talismano per proteggere dagli smarrimenti e dai furti. La sua preparazione e il suo consumo sono un modo per ringraziare San Fanurio per la sua protezione e per chiedere il suo aiuto.

Un dolce per tutti i periodi dell’anno. La fanouropita è un dolce versatile che può essere consumato in diverse occasioni, anche durante i periodi di digiuno. La sua semplicità e il suo sapore delizioso la rendono una delle dolci tradizioni più amate dai greci.

Cosa rende unica questa festa:

  • Il legame con la natura: Gli ingredienti della fanouropita e il significato del nome di San Fanurio richiamano la natura e i suoi cicli.
  • La tradizione: Questa festa è radicata in tradizioni antiche e conserva ancora oggi il suo fascino.
  • La speranza: La fanouropita è un simbolo di speranza e di fiducia nel futuro.

Pur tuttavia non si trova alcuna fonte storica o folkloristica che attesti la celebrazione medioevale di San Fanurio in Grecia. È possibile che ci sia una confusione con altri santi o che il culto sia estremamente locale e quindi poco documentato.

Perché questa assenza di informazioni?

  • Differenze nel calendario dei santi: I calendari dei santi possono variare da una regione all’altra e da una chiesa all’altra. È possibile che San Fanurio sia celebrato in alcune comunità greche, ma non sia incluso nei calendari ufficiali più diffusi.
  • Influenze locali: Molte feste religiose in Grecia sono profondamente radicate nelle tradizioni locali e possono variare notevolmente da un’isola all’altra o da una regione all’altra.
  • Mancanza di documentazione: Molte tradizioni popolari, soprattutto quelle più antiche, non sono state documentate in modo sistematico, rendendo difficile ricostruire la loro storia.

Possibili origini di questa confusione:

  • Confusione con altri santi: Potrebbe esserci una confusione con un altro santo che ha caratteristiche simili o che viene celebrato nello stesso periodo dell’anno.
  • Influenze straniere: Il culto di San Fanurio potrebbe essere stato introdotto in Grecia da altre culture, come quella italiana o quella slava.
  • Errori di trascrizione o traduzioni errate: È possibile che ci siano stati errori nella trascrizione dei nomi dei santi o nelle traduzioni dei testi religiosi.

La leggenda di Agios Fanourios e l’antica chiesa a lui dedicata è presente anche nella città medievale di Rodi. Chi ha origini greche come me, ricorda sicuramente qualche nonna o zia che diceva «Άγιε μου Φανούριε… φανέρωσε το» (San Fanouri… trovamelo”) e per favorire il ritrovamento faceva una torta o accendeva una candela in suo onore. Per la gente comune, in Grecia, Agios Fanourios, Άγιος Φανούριος,  è la figura che aiuta a trovare le cose perdute. Oggi si festeggia questo santo, una figura che mi ha sempre affascinato, per la sua storia e per i suoi poteri… non vi nascondo: a volte gli chiedo aiuto anch’io!

Agios Fanourios (Άγιος Φανούριος) è un santo della chiesa greco- ortodossa. La sua esistenza storica fu ignorata fino al XIV secolo, quando, durante gli scavi nella parte meridionale delle mura della città vecchia di Rodi,  fu ritrovata un’antica chiesa cristiana con molte icone danneggiate e una ben conservata, raffigurante un santo,  un giovane soldato con in mano una croce e un cero acceso, con intorno dodici raffigurazioni del martirio subito. L’icona portava un’iscrizione con le parole “Agios Fanourios”. L’allora metropolita di Rodi, Nilo II la Diaspora (1355-1369) ricostruì la chiesa del Santo e istituì la sua festa il 27 agosto. San Fanourios è considerato dalla tradizione cristiana come il santo che può aiutare a ritrovare (“rivelare”) qualsiasi oggetto smarrito (forse per il legame etimologico del suo nome con la parola “rivelare” Φανούριος> φαινω). Collegata a questa convinzione è la vecchia credenza che Agios Fanourios “rivela” alle ragazze l’uomo che sposeranno.

I cristiani ortodossi preparano una torta nel suo giorno di festa, la fanouropita, per chiedere al Santo di ritrovare gli oggetti smarriti, di rivelare la sorte delle ragazze non sposate e varie altre cose, amore, soldi salute, ecc… anche gli oggetti di uso quotidiano che non si trovano più.  La torta è profumatissima e mentre le donne la preparano, tengono una candela accesa e recitano una preghiera. Si prepara con 7, 9 o 11 ingredienti  (tradizionalmente si usano uvetta, noci, cannella, chiodi di garofano ecc.), viene tagliata in quaranta pezzi e condivisa con vicini di casa, amici e familiari per far sì che il santo prenda in considerazione la propria preghiera. Un miscuglio di tradizione popolare, fede e usanze locali, che ha avuto inizio a Rodi e che si è diffuso in tutto il paese.

Molte fanouropite vengono realizzate nel giorno della festa del Santo, oggi 27 Agosto, come offerta di ringraziamento a lui per aver ritrovato qualcosa o come una sorta di richiesta preventiva di aiuto per perdite future. La chiesa di Agios Fanourios si trova all’interno delle mura della città medievale di Rodi, ad una distanza di soli 100 metri dai limiti meridionali delle mura. Costruita sui resti di edifici del periodo tardo romano, è una delle mete di pellegrinaggio più importanti per la popolazione locale e per i visitatori dell’isola.

Già esistente durante il periodo dei Cavalieri Maltesi di San Giovanni, fu intitolata ad Aghios Fanourios dopo la fine della seconda guerra mondiale e precisamente nel 1946, periodo durante il quale molte chiese furono cedute alla comunità ortodossa a cui originariamente appartenevano.

Durante il dominio ottomano di Rodi, la chiesetta fu trasformata in moschea con il nome di Peial el Din Medjid.

Per chi volesse provare a preparare la Fanouropita e chiedere aiuto ad Agios Fanourios • 370 g di farina • Una bustina di lievito per dolci • 260 g di zucchero semolato • 1 cucchiaino di cannella macinata • 1/2 cucchiaino di chiodi di garofano macinati • 150 g di noci tritate • 250 g di uvetta • 330 g di succo di arancia • 1 cucchiaiono di bicarbonato • 165 g di olio di semi di girasole • Zucchero a velo da spolverizzare (facoltativo)

Cose importanti da ricordare: La festa di San Fanurio è molto più di una semplice ricorrenza religiosa, è un ricordo antico di usanze, usi e costumi che si radicano nella superstizione antica, interreligiosa. È un’occasione per celebrare la cultura locale e le tradizioni greco-ortodosse, come si sono formate nella successione di popoli, regimi e religioni in loco. E’ un momento per riflettere sul legame tra l’uomo, la sua cultura e la natura e un modo per esprimere la propria gratitudine per le piccole e grandi cose della vita, dandole il senso che ognuno è propenso a scegliere per stare comodo.

 

Elena Cannata

Educatore professionale, dottoressa in Scienze Politiche 

Notizie mie personali e da internet

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