Terremoti Campi Flegrei, l’allarme della tv svizzera: “Napoli sarà sepolta sotto 30 metri di cenere”
In un documentario della TV pubblica svizzera Rsi, viene prevista una catastrofe imminente per Napoli e oltre, a causa di un’eruzione ai Campi Flegrei. Il reportage, pubblicato su YouTube, mostra dettagliatamente la possibile distruzione della città, con ricostruzioni animate che illustrano la sua sommersione sotto trenta metri di materiale vulcanico.
Gli studiosi intervistati nel programma esprimono preoccupazioni serie riguardo alla portata devastante dell’eruzione, contraddicendo le ipotesi del Piano di evacuazione nazionale, basato su un’ipotesi meno catastrofica. Si descrive una possibile scenario di distruzione totale con colonne eruttive di decine di chilometri e una città deserta a causa dell’aria satura di cenere e materiali vulcanici. Gli esperti ritengono che l’eruzione potrebbe verificarsi in qualsiasi momento, con tempi di preparazione molto brevi, dell’ordine di decine di minuti, rendendo difficile un’evacuazione efficace.
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A fronte di tale impegno risulta pertanto dissonante quanto si può osservare in alcuni articoli di stampa che rilanciano un documentario della TV svizzera sui catastrofici effetti di una futura eruzione ai Campi Flegrei. Si tratta di una informazione non basata su dati, e che ignora completamente tutte le importanti attività scientifiche e di pianificazione che hanno visto, e ancora vedono, scienziati e Protezione Civile lavorare fianco a fianco per gestire al meglio delle conoscenze la pericolosità vulcanica ed il relativo rischio di una delle aree più antropizzate al mondo.
Sviluppare un racconto che mette insieme quanto avvenuto nelle due più devastanti eruzioni che hanno sconvolto i Campi Flegrei (Ignimbrite Campana, avvenuta circa 40.000 anni fa, e Tufo giallo Napoletano, avvenuto circa 15.000 anni fa) con quanto sta avvenendo in questa fase bradisismica è solo un esercizio di sfoggio di grandi effetti speciali per chi realizza documentari, e una cancellazione di anni e anni di condivisione di dati e informazioni da parte di chi ne scrive enfatizzando l’allarmismo. Tutto ciò non ha alcun senso scientifico e, soprattutto, è un’informazione dannosa che sfrutta il sensazionalismo e raccoglie l’attenzione dello spettatore-lettore terrorizzandolo.
La storia eruttiva e i dati attuali registrati ai Campi Flegrei, raccontano altro.
Nessuna delle 70 eruzioni avvenute nell’area negli ultimi 15.000 anni, dopo il collasso calderico del Tufo Giallo Napoletano, si avvicina neanche lontanamente allo scenario rappresentato nel documentario e pubblicato su alcune testate giornalistiche, ignorando informazioni ben note e continuamente consultabili sul nostro sito.
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https://www.ingv.it/stampa-e-urp/stampa/comunicati-stampa/5556-campi-flegrei-l-ingv-chiarisce-rischio-eruttivo-e-pericolosita