Il mandorlo: un albero nobile dal frutto gustoso e prezioso!

Il mandorlo: un albero nobile dal frutto gustoso e prezioso!

Sono particolarmente legato al mandorlo, perché nell’isola materna di mio padre, Chios, è l’albero tipico insieme al mastice. Andavo a raccogliere i mandorli dall’albero, li sbucciavo e consumavo in abbondanza sul posto. Ma c’erano innumerevoli prodotti del mandorlo, bevande, liquori, dolci, farine, perfino pasta!

Le origini del mandorlo si perdono nella notte dei tempi. La mandorla selvatica appare negli scavi in ​​Grecia dall’8.000 a.C. al 3.000 a.C dove è addomesticato. I Greci lo chiamavano “amygdala” e apprezzavano le sue mandorle per le loro proprietà nutritive e il loro sapore delicato.

I Romani, grandi estimatori dell’agricoltura, ne diffusero la coltivazione in tutto l’impero, tanto da chiamarla “nux graeca”, ovvero “noce greca”. Plinio il Vecchio, nel suo trattato “Naturalis Historia”, ne elogiava le varietà coltivate a Taranto, considerandole le migliori dell’epoca.
 

Le mandorle: un alimento prezioso e salutare

Le mandorle sono ricche di nutrienti essenziali per l’organismo
Grassi sani: Contengono principalmente grassi monoinsaturi, simili a quelli dell’olio d’oliva, che contribuiscono a ridurre il colesterolo “cattivo” e a proteggere il cuore.
Proteine: Le mandorle sono una buona fonte di proteine vegetali, essenziali per la crescita e la riparazione dei tessuti.
Fibre: Le fibre contenute nelle mandorle favoriscono la regolarità intestinale e aiutano a controllare i livelli di zucchero nel sangue.
Vitamine e minerali: Sono ricche di vitamine, è un potente antiossidante, e di minerali come magnesio, fosforo e potassio.

 

Le mandorle nella storia e nella cultura

Simbolismo: Nel corso dei secoli, le mandorle sono state associate a simboli di fertilità, rinascita e immortalità. Nell’arte cristiana, ad esempio, sono spesso raffigurate nelle mani dei santi come simbolo dell’anima.
Utilizzi in cucina: Oltre a essere consumate fresche o secche, le mandorle sono state utilizzate per secoli per produrre latte vegetale, oli, farine e dolci. Il latte di mandorle, in particolare, era molto apprezzato nel Medioevo come alternativa al latte animale, soprattutto durante i periodi di digiuno.
Proprietà medicinali: Le mandorle sono state utilizzate nella medicina tradizionale per le loro proprietà lenitive, emollienti e nutrienti. Venivano impiegate per preparare oli e unguenti per la cura della pelle e dei capelli.
 

Curiosità

L’albero di mandorlo in fiore: L’albero di mandorlo è uno dei primi a fiorire in primavera, addirittura a Natale in Grecia in annate d’inverno particolarmente miti, annunciando l’arrivo della bella stagione. I suoi fiori delicati e profumati sono spesso associati alla rinascita e alla speranza.
Le varietà di mandorle: Esistono numerose varietà di mandorle, che si differenziano per forma, dimensione, colore e sapore. Alcune delle varietà più conosciute sono la mandorla dolce, la mandorla amara (utilizzata per estrarre l’olio essenziale) e la mandorla a guscio duro.
La produzione di mandorle in Italia: L’Italia è uno dei principali produttori di mandorle in Europa, con la Sicilia e la Puglia che sono le regioni più vocate a questa coltivazione.
 

Bisogna valorizzare la mandorla, gustarla ogni giorno!

Il mandorlo è un albero che ci accompagna da millenni, ancora più antico dell’ulivo, offrendoci un frutto nutriente, sano e versatile. La sua storia, ricca di significati, simboli di pace, prosperità saggezza e tradizioni, si intreccia con quella dell’uomo, rendendolo un simbolo di longevità, saggezza e rinascita. Per me personalmente insieme al gelsomino e il mastice, i sapori e gli odori dell’isola di Chios, terra delle mie origini paterne, sono i ricordi della mia prima infanzia, quando i sensi avevano il loro risveglio naturale senza la mediazione culturale, e conoscevo il mondo curiosando nell’esplorazione della natura, cogliendo ogni opportunità di assaggiare spontaneamente i doni parentali che ricevevo da bambino. Così ho appreso subito da parenti prima e amici d’infanzia poi giocando, le tecniche di procacciarmeli da solo, sia sulla terra da raccoglitore – cacciatore, sia sul mare da pescatore. Ero nelle generazioni dei boomers, ancora fortunate dove il rischio di apprendere in natura era direttamente collegato al gusto di svegliare i sensi materiali e fantasticare gesti eroici, nella semplicità di una natura esaltante, senza la comodità dell’inganno digitale che sterilizza la fantasia e operosità dei giovani di oggi.
Evangelos Alexandris Andruzzos – Fact Checker
Formatore, sociologo, giornalista, editore.
Consulente organizzazione e comunicazione.
Coordinatore di progettazione europea internazionale.

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