Cucina Mediterranea, sapori, odori, gusti unici!

Cucina Mediterranea, sapori, odori, gusti unici!

Essere pugliese con una buona dose di sangue greco significa per me avere nel patrimonio culturale e gustativo l’amore per l’origano. Ogni boccone di un piatto condito con questa erba aromatica è un viaggio nei profumi delle isole brulle e delle montagne greche e nelle campagne assolate della Puglia. La passione per l’origano non è solo una questione di sapore, ma è anche un omaggio alle radici e alle tradizioni, che rendono ogni piatto una storia da raccontare.

Al mese di giugno, in Grecia, si dà un appellativo: “ριγανάς”, portatore di origano, proprio perché in questo mese la sua pianta è in piena vegetazione e, per questo, è consuetudine raccoglierlo ora  per conservarlo per l’inverno. In Grecia l’origano del 24 giugno è considerato… magico! Però dev’essere raccolto la mattina presto del 24 giugno, festa di San Giovanni Battista. In passato, prima dell’alba, era usanza che le donne  raccogliessero l’origano, almeno un mazzetto come buon auspicio! Questo mazzetto veniva poi appeso sopra la porta d’ingresso, in un posto dove potesse essere visto, per fare in modo che proteggesse la casa dagli spiriti malefici. Inoltre si credeva che l’origano, raccolto nelle prime ore del 24 giugno, avesse anche proprietà medicinali : perciò questa pianta aromatica veniva, e viene, utilizzata per fare infusi che curano raffreddori e problemi digestivi.

Mio nonno Μιχάλης quando quando perdeva un’opportunità diceva sempre ” Βάλτου ρίγανη… ” (mettici l’origano…) una frase idiomatica che deriva dall’usanza medievale di mettere l’origano nel cibo rovinato o con un cattivo sapore, in modo da poterlo mangiare, usata per indicare che siamo indifferenti a qualcosa  o che ci è capitato qualcosa di irreparabile.

L’uso dell’origano risale a tempi antichissimi. Nell’antica Grecia, veniva considerato una pianta sacra e simbolo di felicità. Era usato sia nei rituali religiosi sia come rimedio medicinale, grazie alle sue proprietà antisettiche e antinfiammatorie.

Il nome “origano” deriva dalle parole greche “oros”, che significa montagna, e “ganos”, che significa gioia, letteralmente “gioia della montagna”.

 

 

In Puglia, l’origano è un ingrediente fondamentale nella cucina tradizionale. Cresce spontaneamente tra le rocce e nei terreni aridi della regione, e il suo utilizzo è radicato nella cultura contadina. Si trova spesso nelle preparazioni semplici ma saporite, come i condimenti per le bruschette, le insalate e le marinature per la carne e il pesce, e, soprattutto, per la focaccia barese, fiore all’occhiello della cucina pugliese e italiana, conosciuta in tutto il mondo.

 

In Grecia, l’origano è altrettanto adorato e viene utilizzato in molti piatti iconici. È un ingrediente chiave nella preparazione della famosa insalata greca (χωριάτικη… horiatiki), così come nel “souvlakia” ( σουβλάκια… spiedini di carne) e nei “gyros” (piatto a base di carne grigliata).

L’origano è estremamente versatile in cucina. Si può utilizzare fresco, ma è spesso essiccato per esaltare ancora di più il suo aroma. L’origano rappresenta un legame profondo tra la cultura pugliese e quella greca. È un simbolo di continuità e di amore per la cucina semplice e autentica. Continuare a usare e apprezzare l’origano significa mantenere vive tradizioni che affondano le loro radici nell’antichità e che ancora oggi rendono la cucina una parte essenziale della vita e dell’identità mediterranea.

 

 

 

Elena Cannata

Educatore professionale, dottoressa in Scienze Politiche 

Notizie mie personali e da internet

Foto mie del solstizio a Bari 2023 e dal web

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