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Gli ulivi secolari Pugliesi e la rotazione terrestre
Scrive Elena Cannata
Educatore professionale, dottoressa in Scienze Politiche
Puglia, il Tavoliere d’Italia, la zattera di comunicazione da sempre tra le penisole italica e balcanica e perciò abitata fin dalla notte della preistoria da genti provenienti dalla sponda opposta del mare, una terra ricca di storia e tradizioni di popoli naviganti sul Mediterraneo, è famosa non solo per le sue bellezze naturali, ma anche per i suoi ulivi secolari, prodotto greco per eccellenza ma attecchito qui, per le caratteristiche tipiche del terreno e delle condizioni climatiche favorevoli, il sole abbondante e le piogge nutrienti il terreno. Questi alberi, testimoni di secoli di vita umana e di fatica per la sopravvivenza, si caratterizzano per tronchi sparsi ovunque sul territorio, che si contorcono in sinuose spirali, che si avvolgono elegantemente in un senso orario. Ma perché queste forme, che poi sono tipiche di tutti i paesi del Mediterraneo?
Un aspetto curioso e affascinante degli ulivi pugliesi è la loro inclinazione: tutti gli ulivi secolari sembrano ruotare in senso orario, non si registra alcun caso di alberi che crescano in senso antiorario. Questo fenomeno ha attirato l’attenzione di ricercatori e appassionati di botanica e fisica., che hanno ipotizzato una connessione con la rotazione terrestre.
La teoria suggerisce che, con il passare degli anni e l’invecchiamento, gli ulivi rallentino la loro crescita e subiscano l’influenza della rotazione terrestre. Questo processo potrebbe essere paragonato agli effetti della forza di Coriolis che influisce sui fluidi in movimento. La forza di Coriolis è un fenomeno fisico che descrive come gli oggetti in movimento su una superficie rotante seguono traiettorie devianti, per esempio, da noi il vortice d’acqua nel lavandino gira in senso orario, perché siamo nell’emisfero boreale, mentre nella parte opposta del pianeta, è antiorario, analogamente, si ipotizza che gli ulivi possano svilupparsi seguendo una “traiettoria” influenzata dalla rotazione della Terra. L’idea che possa avere un impatto anche sul regolare sviluppo della vegetazione è intrigante. Questo fenomeno potrebbe suggerire che le piante, per ragioni misteriose e ancora da esplorare completamente, rispondano in modi peculiari alle forze che le circondano.
Oltre a questo curioso legame con la fisica, ci sono anche fattori culturalmente significativi. Gli ulivi rappresentano non solo una risorsa agricola fondamentale per la Puglia, produttrice di un rinomato olio d’oliva, ma anche un simbolo di resilienza e longevità. Le tecniche di potatura e cura di questi alberi, tramandate di generazione in generazione, rivelano un profondo rispetto per la natura e un’attenta osservanza dei ritmi della vita vegetale.
Sebbene la relazione tra la crescita degli ulivi e la rotazione terrestre necessiti di ulteriori studi e conferme scientifiche, questo affascinante fenomeno ispira meraviglia e curiosità. L’unicità degli ulivi pugliesi non è solo un tema di studio botanico, ma anche una celebrazione della connessione tra natura e cultura, storia e scienza.
I secolari ulivi, i “patriarchi” della Puglia, non sono solo alberi; sono custodi di storie, leggende e potenziali scoperte scientifiche. L’ulivo, una pianta simbolo di pace e prosperità, ha radici profonde nella cultura mediterranea rappresentando non solo un’importante risorsa agricola, ma anche un patrimonio culturale vivente.
Nel Mediterraneo la stagione della raccolta delle olive è un momento di intensa attività e convivialità. Famiglie e comunità si riuniscono nei campi, superando barriere di età e condividendo l’entusiasmo di un lavoro che affonda le sue radici nella storia. La figura della “yiayia”, nonna greca, che partecipa con dedizione, incarna l’amore per questa tradizione: da decenni è testimone di un rito collettivo che crea legami e rafforza l’identità culturale.
L’olio d’oliva prodotto in queste terre è considerato tra i migliori al mondo. Le tecniche di raccolta e produzione, tramandate di generazione in generazione, uniscono saperi antichi a metodi moderni, ottenendo un prodotto di alta qualità. L’olio extravergine di oliva non è solo un ingrediente fondamentale della cucina mediterranea, ma rappresenta un simbolo di salute e benessere.
Sicuramente per questi popoli l’ulivo non è solo una risorsa agricola, ma anche un simbolo ricco di significato, un tesoro dal valore inestimabile.
La leggenda di Atena, dea della saggezza, che donò l’ulivo agli uomini, evidenzia il valore spirituale e culturale della pianta. Questo mito non solo celebra l’ulivo come fonte di nutrienti, ma lo innalza a simbolo di civiltà e progresso, rappresentando un dono essenziale per l’umanità.
Oggi, la raccolta delle olive continua a essere un momento di festa e unione, un richiamo alle radici e alla cultura mediterranea. L’olio d’oliva non è solo un prodotto, ma un’esperienza che racchiude storie di vita, tradizioni secolari e un profondo rispetto per la natura. Questo patrimonio è un tesoro da preservare e celebrare, con la speranza che le future generazioni custodiscano con amore queste antiche pratiche.
Educatore professionale, dottoressa in Scienze Politiche
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