L’uovo di Elena: Nascita, bellezza e rinascita nella Grecia antica
La schiusa di Bella Elena Εκκόλαψις της Ωραίας Ελένης
La nascita di Elena secondo il mito ellenico:
Dalle acque del fiume Eurota, in Laconia, emerge un uovo candido. Raccolto da Leda, regina di Sparta, si schiude rivelando una neonata di incomparabile bellezza: Elena. La sua nascita, avvolta nel mito, la lega a Zeus, re degli dei, che assunse le sembianze di un cigno per sedurre Leda.
Simbolismo:
L’uovo, scrigno di vita primordiale, rappresenta la nascita ciclica della natura. La perfezione geometrica e la resistenza del guscio simboleggiano la forza della vita che germoglia anche dalla semplicità. Elena, nata da questa forma perfetta, incarna la bellezza femminile assoluta, un ideale estetico che affascina ancora oggi.
Archetipo della Primavera:
Elena, nata dall’uovo fecondato dal dio del cielo, diventa l’archetipo della Primavera, stagione di rinascita e rinnovamento. La sua bellezza simboleggia il risveglio della natura dopo il letargo invernale, un ciclo di morte e rinascita che si ripete eternamente.
Un’eredità universale:
L’uovo di Elena ha fecondato l’immaginario occidentale, ispirando filosofi, artisti e scienziati. L’idea di nascita ciclica si ritrova in diverse culture, dalla Pasqua giudaicocristiana al mito egiziano della fenice che rinasce dalle ceneri.
Simboli ancestrali:
L’uovo e la bellezza di Elena rappresentano concetti universali:
- Antropocentrismo: L’uomo contempla la bellezza estetica e ne ricerca l’essenza.
- Filosofia: L’osservazione della natura porta a riflessioni sul ciclo della vita.
- Biologia: L’uovo come simbolo della nascita e del mistero della vita.
- Genetica: Il codice genetico racchiuso nell’uovo determina la nascita di nuove creature.
- Cultura: L’uovo come simbolo di fertilità e rinascita in diverse culture.
Conclusione: Il mito di Elena, nata dall’uovo, racchiude in sé una profonda filosofia di vita. La bellezza effimera si lega al ciclo eterno della natura, un ciclo di morte e rinascita che si ripete in forme sempre nuove. I greci antichi, con la loro intuizione poetica, hanno dato vita a un simbolo ancestrale che ancora oggi ci affascina e ci interroga.
Vi ricordate la mostra “I GRECI IN OCCIDENTE” a palazzo Grassi di Venezia il 1996 a cura del Prof. Caratelli? Mi era piaciuto molto questo piccolo oggetto, fortissimo nella sua semplicità nel raccontare storie pari ad un’opera di Omero.
Il reperto trovato a Metaponto, (=μετά Πόντο, μετά την αποβίβαση από τη θάλασσα προερχόμενοι από την Ελλάδα ή την αντίπερα ελληνική Καλλίπολη) è esposto al Museo Archeologico di Altamura, importante insediamento sin dal paleolitico e documenta il radicamento dei greci della seconda colonizzazione della Magna Grecia, nella Puglia dell’Alta Murgia, solo la costa occidentale salentina.
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