LE SCRITTURE PREALFABETICHE DELL’EGEO DELL’ETÀ DEL BRONZO

LE SCRITTURE PREALFABETICHE DELL’EGEO DELL’ETÀ DEL BRONZO: UN’ESPLORAZIONE COMPLETA

Le voci silenziose dell’Egeo: esplorazione del geroglifico cretese, della lineare A e della lineare B

L’età del bronzo della regione dell’Egeo è rinomata non solo per i suoi progressi in architettura, arte e commercio, ma anche per le sue prime forme di comunicazione scritta. Tra le scoperte più significative ci sono le scritture pre-alfabetiche, che forniscono preziose informazioni sulle culture che le utilizzavano. I tre tipi principali di scritture dell’Egeo, geroglifico cretese, lineare A e lineare B, sono fondamentali per comprendere l’evoluzione della scrittura nel mondo antico. Queste scritture, ciascuna con caratteristiche e contesti storici distinti, rappresentano lo sviluppo di complessi sistemi amministrativi e di tenuta dei registri nelle civiltà dell’Egeo. Questo articolo approfondisce queste tre scritture, analizzandone le origini, l’uso e il significato.

Geroglifico Cretese

Il geroglifico cretese è il più antico dei tre sistemi di scrittura, risalente all’inizio del II millennio a.C. Fu scoperto sull’isola di Creta, con i reperti più notevoli in siti come Malia, Cnosso e Petras a Lasithi. La scrittura, che comprende una raccolta di simboli, è stata trovata principalmente su tavolette di argilla, sigilli e altri manufatti, tra cui il famoso Disco di Festo e l’Ascia di Arkalochori. La prima raccolta completa di questi simboli fu realizzata da Arthur Evans nel 1909, seguita da ulteriori studi da parte di ricercatori come Meijer (1982) e Olivier/Godart (1996). In totale, sono stati identificati 314 simboli, che offrono uno sguardo alle attività amministrative e forse religiose della civiltà minoica.
La scrittura geroglifica cretese rimane parzialmente compresa, con molti dei suoi simboli che hanno una somiglianza con quelli trovati nella Lineare A. Questa somiglianza ha portato gli studiosi a tentare correlazioni tra le due scritture, ipotizzando che alcuni simboli nella scrittura geroglifica cretese possano avere valori fonetici simili a quelli nella Lineare B, una scrittura che è stata decifrata e che è nota per rappresentare una forma antica di greco. Tuttavia, l’esatto contenuto linguistico della scrittura geroglifica cretese rimane sfuggente, poiché la scrittura non è stata completamente decifrata e la sua lingua non è stata identificata in modo definitivo.
Nonostante queste sfide, lo studio del geroglifico cretese è fondamentale per comprendere lo sviluppo della scrittura nell’Egeo. Fornisce la prova di una società avanzata in grado di tenere registri complessi e offre spunti sulla vita culturale ed economica dei Minoici. L’uso della scrittura su una varietà di oggetti suggerisce che avesse un’ampia applicazione, che probabilmente si estendeva oltre le funzioni amministrative per includere contesti religiosi o cerimoniali.

Lineare A

Dopo il geroglifico cretese, la Lineare A emerse come una scrittura più snella, ampiamente utilizzata nella Creta minoica durante la media e tarda età del bronzo. Scoperta da Arthur Evans nel 1900, si ritiene che la Lineare A si sia evoluta dalla geroglifica cretese ed è considerata il diretto predecessore della Lineare B. Mentre la Lineare B è stata decifrata con successo e collegata alla lingua greca micenea, la Lineare A rimane un enigma, il suo linguaggio indecifrato e i suoi significati ampiamente speculativi.
La Lineare A si trova prevalentemente su tavolette di argilla, simili a quelle usate per la Lineare B, a indicare il suo ruolo primario nella tenuta dei registri amministrativi. Prove archeologiche della Lineare A sono state scoperte in numerosi siti in tutta Creta, tra cui Cnosso, Festo e Malia, così come in altre località dell’Egeo, come Milo, Ceo, Citera, Thera, Mileto e persino fino a Troia. La diffusione geografica della Lineare A suggerisce che fosse utilizzata da un’ampia rete di comunità impegnate nel commercio e nella comunicazione in tutto l’Egeo.
La persistenza della Lineare A in varie regioni, nonostante l’eventuale predominio della Lineare B, sottolinea la sua importanza nel mondo pre-miceneo. Il mistero continuo della scrittura ha ispirato numerosi tentativi di decifrazione, ma senza una chiara comprensione della lingua sottostante, questi sforzi hanno prodotto un successo limitato. Lo studio della Lineare A, quindi, rimane un terreno fertile per la ricerca, offrendo il potenziale per significative scoperte nella nostra comprensione della civiltà minoica e delle sue connessioni con altre culture contemporanee.

Lineare B

La Lineare B rappresenta il culmine delle scritture pre-alfabetiche dell’Egeo e occupa un posto speciale nella storia come la prima scrittura conosciuta usata per scrivere il greco . Sviluppata durante il periodo miceneo, dal XVII al XIII secolo a.C., la Lineare B è un derivato della Lineare A, adattato alle esigenze dei Greci micenei. Era utilizzata principalmente per scopi amministrativi, con la maggior parte dei testi trovati che erano registrazioni di transazioni economiche, inventari ed elenchi relativi alla gestione del palazzo.
A sample of Linear B script, the earliest Greek writing, 1450 BC, and an adaptation of the earlier Minoan Linear A script. This piece contains information on the distribution of bovine, pig and deer hides to shoe and saddle-makers. It is a script made up of 90 syllabic signs, ideograms and numbers, a form earlier than that used for the Homeric poems. These clay tablets were fortuitously preserved when they were baked in the Mycenaean palace of Pylos fire 250 years later.
La decifrazione della Lineare B da parte di Michael Ventris nel 1952 fu una pietra miliare nel campo dell’archeologia e della linguistica, poiché rivelò che la scrittura rappresentava una forma arcaica di greco. Questa svolta fornì un collegamento diretto tra la civiltà micenea e la successiva cultura greca, dimostrando la continuità della lingua greca e delle tradizioni scritturali. La stragrande maggioranza dei testi in Lineare B, circa 5.000, è stata trovata su tavolette di argilla, con concentrazioni significative a Cnosso (circa 3.000), Pilo (circa 1.400) e Tebe (circa 300). Un numero minore di tavolette è stato scoperto in altri siti micenei, come Micene, Tirinto, Eleusi, Orcomeno e persino nelle zone più remote di Creta, a Chania e Malia.
Il contenuto delle tavolette in Lineare B offre un quadro dettagliato della complessità amministrativa della società micenea. Esse documentano un sistema di governo altamente organizzato, con meticolosi registri tenuti di beni, personale e transazioni. Questo livello di sofisticatezza burocratica è indicativo della natura avanzata delle strutture politiche ed economiche micenee. L’uso della Lineare B fu infine abbandonato con il crollo della civiltà palaziale micenea intorno al 1200 a.C., portando a un periodo di ridotta alfabetizzazione e tenuta dei registri noto come Medioevo greco.
Lo studio delle scritture pre-alfabetiche dell’Egeo, geroglifico cretese, lineare A e lineare B, offre una finestra sulla vita amministrativa, economica e forse religiosa delle civiltà egee dell’età del bronzo. Ogni scrittura, a suo modo, rappresenta un passo nell’evoluzione della scrittura, dal simbolico geroglifico cretese al più lineare e strutturato lineare A, e infine al completamente decifrato lineare B, che fornisce una prova diretta della lingua greca antica. Mentre molto resta da scoprire, in particolare per quanto riguarda il non decifrato lineare A, queste scritture continuano a essere oggetto di fascino e studio, poiché detengono la chiave per svelare i misteri di una delle prime società alfabetizzate del mondo. La ricerca in corso su queste scritture non solo migliora la nostra comprensione dell’antico mondo egeo, ma contribuisce anche alla più ampia narrazione dello sviluppo linguistico e culturale umano.
Presentazione a cura di Evangelos Alexandris Andruzzos – Fact Checker

👉 www.grecia.it 👈 FILO ITALOELLENICO
Formatore, sociologo, giornalista, editore.
Consulente organizzazione e comunicazione.
Coordinatore di progettazione europea internazionale.

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