L’estinzione graduale del Griko Salentino: un processo di 4 secoli

L’estinzione graduale del Griko Salentino: un processo di 4 secoli

Il Griko salentino, è una lingua minoritaria di origine greca, riconosciuta ufficialmente dallo Stato italiano con la legge 482/1999 insieme ad altre 11 lingue minoritarie.

Sulla presenza delle minoranze linguistiche in Italia

Un tempo fiorente nella penisola salentina, ha subito un processo di estinzione graduale negli ultimi 4 secoli. Le cause di questo declino sono complesse e multifattoriali, ma possono essere riassunte in due macro-categorie: la romanizzazione e la riforma cattolica.

Romanizzazione:

  • A partire dal XVI secolo, il dominio spagnolo in Puglia favorì l’influenza della lingua Papale italiana.
  • L’italiano divenne la lingua ufficiale dell’amministrazione, della scuola e della Chiesa, relegando il Griko a un ruolo marginale nella vita quotidiana.
  • La pressione sociale verso l’assimilazione linguistica spinse molti greci salentini ad abbandonare la loro lingua madre in favore dell’italiano.

Riforma cattolica:

  • Nel XVI secolo, la Chiesa cattolica impose con motivazioni economiche ma anche con sforzi e condizionamenti secolari, legali, la sua liturgia in latino, sostituendo il rito greco ortodosso, comune anche ad altre presenze etniche locali, come gli Arberesh e Slavi dei Balcani.
  • Il clero greco-ortodosso fu marginalizzato e molti fedeli si convertirono al cattolicesimo, perdendo il contatto con la loro lingua liturgica e culturale.
  • La perdita del legame con la Chiesa ortodossa privò il Griko di un importante veicolo di trasmissione e di prestigio.

Altri fattori:

  • L’emigrazione verso le Americhe e l’industrializzazione del XX secolo contribuirono all’urbanizzazione e al declino delle culture rurali, tra cui quella grika.
  • La mancanza di politiche di tutela e valorizzazione del Griko per lunghi secoli ha favorito l’assimilazione linguistica delle nuove generazioni. Ultima ferita, l’estinzione favorita dalle politiche punitive del ventennio fascista.

Conseguenze:

  • Il numero di persone che parlano il Griko è sceso drasticamente negli ultimi secoli.
  • La lingua è oggi considerata a rischio di estinzione, con solo poche migliaia di locutori rimasti, principalmente anziani.
  • Si stanno facendo sforzi per preservare il Griko attraverso iniziative di insegnamento, ricerca e promozione culturale.

Esempio di come il Griko sia sopravvissuto in alcune comunità:

  • In alcuni paesi del Salento, isola linguistica storica, dei Tredici Chorìa come si chiamano gli ultimi 13 Comuni grecofoni leccesi, come Calimera, Castrignano, Zollino, Cutrofiano, Martano… il Griko è ancora utilizzato in famiglia e in contesti informali.
  • Esistono associazioni culturali e scuole che promuovono l’insegnamento e la diffusione del Griko.
  • La musica popolare e la letteratura in Griko sono espressioni vive di questa cultura millenaria.

L’estinzione graduale del Griko salentino è un processo complesso che ha radici storiche profonde. La romanizzazione e la riforma cattolica hanno avuto un ruolo chiave nel declino della lingua, ma anche altri fattori, come la statalizzazione della cultura rurale tradizionale, l’insegnamento scolastico epurato dai dialetti locali, la tecnologia dei Mass Media, la televisione… hanno contribuito all’assimilazione linguistica delle nuove generazioni. La sopravvivenza del Griko dipende da un impegno concreto per la sua tutela e valorizzazione, che coinvolga le istituzioni, la comunità locale e gli studiosi.

La salvaguardia del Griko è importante non solo per la sua bellezza e unicità, ma anche perché rappresenta un pezzo prezioso della storia e della cultura del Salento e dell’intera Puglia. L’Italia è un grande paese pieno di culture locali che devono sopravvivere ai processi di omologazione, nell’avvento forzato della globalizzazione economica dei monopoli. 

Con i ragazzi della scuola media ALDO MORO di Otranto, preparazione della visita di gemellaggio a Ydra, in Grecia e inizio del lavoro di ricerca storica sulla numismatica e l’impero romano d’oriente (bizantino).‌
Nella destra di spalle il carissimo amico Franco Corlianò.
Autore della famosa canzone grika “andra mu pai” artista polivalente recentemente scomparso.

Evangelos Alexandris Andruzzos – Fact Checker
Formatore, sociologo, giornalista, editore.
Consulente organizzazione e comunicazione.
Coordinatore di progettazione europea internazionale.

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