Marketing Scientifico o Mimetismo Digitale? La dissoluzione di una disciplina sotto i nostri occhi
Nell’era del digitale di massa, un pericolo incombe sul marketing scientifico: la sua confusione con la tattica mimetica. Individui privi di solide basi accademiche, umanistiche o scientifiche, spesso giovani affascinati da tecnicismi ripetitivi, gli influencer inconsapevoli, stanno riducendo questa materia complessa a un mero ammasso di strumenti tecnici, pura operatività in formule del Santo Graal da loro scoperto in privato.
Questa deriva verso la semplificazione estrema e la ripetizione meccanica di slogan a squarciagola sugli schermi, ha trasformato il marketing da disciplina di ricerca scientifica seria, in una sorta di gioco perpetuo di imitazione reciproca, scimmiotismo patetico dove le strategie non esistono davvero e le tattiche si ripetono pedissequamente senza alcuna reale comprensione dei principi sottostanti.
La conseguenza di questa banalizzazione? La schiavitù alle piattaforme digitali, agli algoritmi e ai software. Senza una solida cultura generale, senza competenze umanistiche approfondite e senza un approccio interdisciplinare, ogni tentativo di influenzare il comportamento degli utenti di internet si trasforma in un’illusione priva di fondamento. Sono bolle di sapone, nicchie di mercato che si creano in echo chambers tenuti in vita con flussi di denaro offerti da sprovveduti consumatori di illusioni telematiche!
I guru improvvisati che popolano il web, figuri giovanotti dalla stentata espressione, analfabeti funzionali ma ben curati sull’aspetto estetico, sicuri di poter manipolare il prossimo con facilità grazie alla moda, non fanno altro che perpetuare questa illusione di massa, letteralmente per telepatia.
Ingannati essi stessi dalla promessa di un paradiso digitale immateriale e onirico, diffondono strategie mirabolanti per creduloni, così superficiali che non producono mai risultati concreti. Possono spostare numeri gestendo di nascosto gruppi di moltiplicazione dei contatti, vendendoli con la dovuta mistificazione come raggiro di pane e pesce multiplicato per miracolo!
Il marketing scientifico non può essere ridotto a questo gioco di imitazione. E’ una disciplina complessa che richiede una profonda comprensione del comportamento umano, delle dinamiche sociali e dei principi di comunicazione. Solo attraverso una formazione solida e un approccio interdisciplinare è possibile sviluppare strategie di marketing efficaci e durature.
Per scongiurare la dissoluzione del marketing scientifico, è necessario un cambio di paradigma. Dobbiamo abbandonare la semplificazione eccessiva e la ripetizione meccanica, abbracciando invece la complessità e la profondità di questa materia. Solo così potremo liberarci dalla schiavitù delle piattaforme digitali e creare strategie di marketing davvero efficaci e innovative.
Il futuro del marketing scientifico non risiede nel mimetismo, ma nella comprensione e ricerca di originalità innovazione di mentalità, motivazione a scelte razionali condivise.
E’ tempo di riscoprire la complessità di questa disciplina e di utilizzarla per creare valore reale per le aziende e per i consumatori. Bisogna rifiutare le lezioni di marketing e le soluzioni miracolistiche offerte sul web sotto forma di webinar, corsi, adozione di schemi operativi, istruzioni per la gestione aziendale della comunicazione digitale, offerte da chi non ha competenze scientifiche pluridisciplinari, che non lavora in staff confrontandosi con valide teste pensanti, che non rapporta sempre le proprie idee alla bibliografia scientifica come prova minima di credibilità professionale.
Bibliografia:
“The Social Animal: The Hidden Life in Groups” di Elliot Aronson (2000)
“The Decline of the Public Intellectual” di Fareed Zakaria (2008)
“Marketing e neuroscienze: come il cervello influenza le decisioni d’acquisto” di Antonio Damasio (2010)
“The Filter Bubble: How the News We Feed Ourselves Divides Us and Polarizes Our World” di Eli Pariser (2011)
“The Art of Clear Thinking: Why Flawed Logic Puts Us All at Risk and How Critical Thinking Can Save the World” di Rolf Dobelli (2013)
“The Marketing Automation Handbook: A Practical Guide to Creating and Executing Successful Marketing Automation Campaigns” by John Leadon (2015)
“Attention Merchants: The Epic Struggle to Get Your Time, Money, and Consciousness” di Tim Wu (2016)
“Homo Deus: A Brief History of Tomorrow” di Yuval Noah Harari (2016)
“Marketing 4.0: Moving from Traditional to Digital” di Philip Kotler, Hermawan Kartajaya, Irawan Setiawan (2017)
“Marketing scientifico: un approccio complesso per il successo aziendale” di Gianluca Riccò (2018)
“Marketing scientifico: teoria e applicazioni” di Francesco Sordi (2019)
“The Customer-Centric Organization: How to Put Customers at the Heart of Everything You Do” by Don Peppers (2020)
Evangelos Alexandris Andruzzos– Fact Checker
Formatore, sociologo, giornalista, editore.
Consulente organizzazione e comunicazione.
Coordinatore di progettazione europea internazionale.
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