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Perché il mio doppio cognome, paterno Alexandris e materno Andruzzos?
Scrive Evangelos Alexandris Andruzzos
Presidente LEGA ITALOELLENICA – Associazione Culturale
Il mio cognome paterno Αλεξανδρής (Alexandris) è di origine ionica, area metropolitana di Smyrne, terra di origine paterna prima dell’incendio della città dagli Ottomani nel 1922 e la fuga della popolazione greca verso la Grecia. Alexandris in Asia Minore era sinonimo di “greco”, nel senso di discendente di Alessandro Magno, cioè Alessandrino di genealogia, con la denominazione tipica dei nomi ionici in parola troncata e accentutata: Αλεξανδρής, come tantissimi altri nomi e cognomi dell’area, come Gulandrìs, Chandrìs, Smyrlìs… Cognome molto frequente oggi in Grecia, specie intorno ai grandi porti che hanno accolto l’ondata di oltre 1.500.000 di profughi dell’Asia Minore su navi, battelli e barche di fortuna… E sono nato propro al porto di Atene, la città del Pireo, nata in appena un secolo di immigrazione, dove si sono incontrati due mondi diversi, perfino antitetici, migranti paterni dell’Asia Minore e materni del Peloponneso. Ma lasciamo le cose di mobilità sociale e popolare orientale e andiamo a scoprire l’altro versante occidentale, così sorprendente!
Il mio cognome materno Ανδρούτσος (Andruzzos) da Andreuccio, presenta un’interessante stratificazione linguistica e storica, con radici sia italiane che greche. Insomma una perfetta combinazione ItaloEllenica! Analizziamo i vari aspetti:
1. Origine italiana: Andreuccio
Il mio cognome materno di Margarita Andruzzos, deriva dal nome italiano Andreuccio, un diminutivo del nome Andrea. Questo nome ha origini greche antiche, derivando dal termine ἀνδρείος (andreios), che significa “coraggioso” o “virile”, a sua volta legato alla parola ἀνήρ (aner), che significa “uomo”.
- Andreuccio era un nome comune nel Medioevo, spesso usato come vezzeggiativo o forma familiare di Andrea, nel senso di coraggioso, ardimentoso, virile, maschile. Un esempio celebre è “Andreuccio da Perugia”, protagonista di una novella del Decameron di Boccaccio, un’opera fondamentale della letteratura medievale italiana.
2. Radice greca antica: Άνδρας, ανήρ – ανδρός
La radice greca ἀνήρ (aner), al genitivo ἀνδρός (andros), significa “uomo” ed è alla base di molti nomi e termini legati alla mascolinità, al coraggio, alla temerarietà, all’eroismo e alla forza. Da questa radice derivano parole come:
- ἀνδρεία (andreia): coraggio, virtù virile.
- ἀνδρίζομαι (andrizomai): comportarsi da uomo, essere coraggioso.
Il termine ἄνδρας (andras) è ancora oggi usato in greco moderno per indicare l’uomo in senso generico, ma in contesti antichi era spesso associato a figure di guerrieri o guardiani, soldati e combattenti distinti per capacità militari e disciplina ferrea, in grado di condurre imprese complesse di comando.
3. Significato storico: guardiani armati
Il cognome Ανδρούτσος è legato a figure di guardiani armati o soldati stradioti per lo più Arvanite, di origini Albanesi scesi a più ondate su ordine degli imperatori dei tempi, verso i territori del sud esposti alle incursioni piratesche che proteggevano castelli, ville o personaggi importanti. Questo ruolo di controllo del territorio richiedeva fiducia, coraggio e lealtà, qualità che si riflettono nel significato etimologico del nome, sinonimo di grado militare.
- In epoca medievale e rinascimentale, i cognomi spesso derivavano da professioni, ruoli sociali o caratteristiche personali. Andreuccio o Androutsos, Andruzzos, è quindi stato attribuito soprattutto dai Veneti, a individui che svolgevano il ruolo di guardiani o soldati di fiducia al loro servizio, in qualità di soldati, stradioti.
4. Evoluzione del cognome
Il passaggio da Andreuccio a Ανδρούτσος riflette un’adattamento fonetico e morfologico tipico dei cognomi che attraversano diverse lingue e culture. La desinenza -ούτσος (-outsos -uzzos) è comune in greco moderno e può essere associata a una forma patronimica o diminutiva, tipica dei cognomi greci. Esattamente come i popoli Aprutini – Abruzzii del greco Aprositon (impervio, inaccessibile) – trasformato in latino e romano Aprutino e si è volgarizzato nel tempo nell’attuale termine Abruzzo!
5. Collegamento con la letteratura
Il riferimento a “Andreuccio da Perugia“ nel Decameron di Boccaccio sottolinea come il nome fosse diffuso e riconoscibile nel contesto medievale italiano. La storia di Andreuccio, un mercante apparentemente ingenuo ma alla fine astuto, potrebbe aver contribuito a diffondere il nome e le sue varianti in diverse regioni, comprese quelle con influenze greche.
Una impresa alla scoperta delle mie origini storiche, culturali, linguistiche
Il cognome Ανδρούτσος è un esempio affascinante di come i nomi e i cognomi possano attraversare confini linguistici e culturali, mantenendo un legame con le loro radici antiche lungo tantissimi secoli di interazione interculturale che non si possono separare con una linea netta. La sua origine italiana da Andreuccio e la radice greca ἀνήρ (aner) riflettono una storia di coraggio, forza e protezione, valori che erano centrali nel ruolo dei guardiani armati e dei soldati di fiducia nel Medioevo, terra di eterni conflitti per il dominio delle scarse risorse, ma dalle ricchissime testimonianze di vitalità culturale, sociale, e momenti storici esaltanti. Non è affatto un caso che tra i miei antenati materni, bisnonni e nonni, si elenca una lunghissima fila di guerrieri che vengono ogni anno festeggiati e ricordati, onorati come eroi nazionali, capi della rivoluzione contro il dominio ottomano nel 1821 a guida della flotta marittima greca, ben 4 ammiragli, e altri capi delle milizie di terra liberatori della Macedonia, integrata nella Grecia moderna.
Ο συγγραφέας Ανδρούτσος είναι απόγονος της οικογένειας Κολιανδρούτσου, ιταλόφωνοι Αρβανίτες μισθοφόροι στρατιώτες των Βενετών στο Ναύπλιο, κάτοικοι της Αρβανιτιάς για αιώνες, πριν αναγκαστούν να το αφήσουν με την άφιξη των Οθωμανών το 1715, άλλοι προς τον Μοριά κι άλλοι προς τη Σικελία. Ο μητρικός προπάππος μου Κολιανδρούτσος (Κόλια = Νικόλας στα Αλβανικά, + Andreuccio = Ανδρούτσος στα ιταλικά ήταν τίτλος μισθοφόρου, συνώνυμο του “επιτηρητής, επιστάτης, φύλακας, σωματοφύλακας, έμπιστος άνδρας”) ίδρυσε τον οικισμό Castello delle Spezie, σημερινές Σπέτσες για να διατηρήσει επιχειρησιακή ανεξαρτησία του πειρατή στη θάλασσα.
Μετά τα Ορλωφικά και την επιδρομή των Τουρκαλβανών Κοσοβάρων στο νησί για αντίποινα των Οθωμανών, φυγαδεύτηκαν με βάρκες στον Πραστό Κυνουρίας, κεφαλοχώρι και εμπορικό κέντρο του Μοριά. Τσάκονες και Σπετσιώτες έφτιαξαν έναν εντελώς πρωτότυπο συμμετοχικό και πολύ σπουδαίο στόλο για εμπόριο της Πελοποννήσου με την Κωσταντινούπολη με την άδεια του σουλτάνου. Εγγόνια του Κολιανδρούτσου, τα 4 αδέλφια της οικογένειας των Ανδρούτσων, πλοιοκτήτες Σπετσιώτες και αργότερα ναύαρχοι του ελληνικού στόλου, έγιναν οι κορυφαίοι καπετάνιοι του αγώνα της ανεξαρτησίας κατά των Οθωμανών, βάζοντας τον Σπετσιώτικο στόλο πρώτο στη ναυμαχία υπέρ του κινήματος του Μοριά με τον Κωλοκοτρώνη ηγέτη. Σήμερα εορτάζονται και τιμώνται ως εθνικοί ήρωες.
el.wikipedia.org/wiki/Γεώργιος_Ανδρούτσος
Με την καταστροφή του Πραστού από τον Αιγύπτιο καταδρομέα των Οθωμανών Ιμπραήμ το 1826, εξαναγκάστηκαν να μετακινηθούν στις κορυφές του Μαλέα, απρόσιτο για τους Τούρκους σημερινό Πάρνωνα, όπου γεννήθηκε ο παππούς μου Ευάγγελος Ανδρούτσος και ο αδελφός του Μακεδονομάχος Ζαχαρίας, αρχηγός των Ιερολοχιτών με το στρατιωτικό παρατσούκλι “Καπετάν Φούφας” που θυσιάστηκε το 1907 στον αγώνα για την απελευθέρωση της Μακεδονίας στο χωριό της Κοζάνης που φέρει προς τιμή του το όνομά του: Φούφας.
el.wikipedia.org/wiki/Φούφας_Κοζάνης
Ο αδελφός του παππού μου Ευάγγελου, ο Ζαχαρίας Ανδρούτσος (ή Παπαδάς) με το στρατιωτικό παρατσούκλι «καπετάν Φούφας» (1876-1907) ήταν Μακεδονομάχος, οπλαρχηγός από το Πλατανάκι Κυνουρίας, ελεύθερο χωριό του Πάρνωνα, οικισμός φυγάδων του λεηλατουμένου Πραστού όπου γεννήθηκε η μάνα μου Μαργαρίτα Ανδρούτσου. Τη νύχτα της 7ης προς 8η Μαΐου 1907 ο Παπαδάς, θείος της, ως εθελοντής πολεμιστής του ελληνικού στρατού, (Ιερολοχίτες), επιτέθηκε με τους άνδρες του στο χωριό Παλαιοχώρι εναντίον Βούλγαρων κομιτατζήδων. Στη μάχη που ακολούθησε βρήκε τον θάνατο μαζί με τέσσερις άνδρες του. Τη θέση του (και τη δόξα του!) πήρε στη συνέχεια ο μεγαλοαστός Παύλος Μελάς. Το χωριό προς τιμή του μετονομάστηκε σε Φούφας.
https://www.dimokratia.gr/ellada/313149/katarreei-to-archontiko-toy-kapetan-foyfa/