Tradizioni perdute di Sicilia “A Pucciddrana”
Già nell’antico Egitto la portulaca era considerata una pianta medicinale, e le sue origini si pensa siano asiatiche. Nei Paesi arabi e nel bacino del Mediterraneo, è stata coltivata fin dal Medioevo. Sebbene in Italia sia spesso considerata un’erbaccia infestante, in realtà è una pianta che merita di essere coltivata con attenzione, poiché offre una quantità elevata di sostanze nutrienti e acidi grassi salutari.
Leggevo una pubblicazione di una ricerca di università Indiane di un paio di anni fa che mi spinge a riproporre l’argomento, visto che siamo nella stagione giusta. I nostri nonni la conoscevano bene. Buona, ricca e SPONTANEA, la portulaca, anche se oggi c’è crisi in produzione, ma ingredienti pregiati si trovano anche gratis in natura. Ingredienti che magati in qualche ristorante etnico di grandi città pagate pure caro. La portulaca (purciddrana a Gela) è un’erba dalle molteplici proprietà che può essere facilmente trovata nei giardini e utilizzata in ricette gustose e nutrienti.
Punti salienti della ricerca
•La portulaca è una delle fonti terrestri più ricche di acidi grassi omega-3 essenziali per una crescita e uno sviluppo sani.
•Si tratta di un’importante pianta alimentare tradizionale ed etnomedicinale con il potenziale per mitigare la fame e migliorare il benessere pubblico.
•La portulaca cresce facilmente in ampie zone climatiche ed edafiche, (qualità e posizione del terreno) rendendola un meraviglioso alimento nutriente per il giardino domestico a portata di mano.
•La sua ricca composizione fitochimica lo rende un importante alimento farmacologico e nutritivo per le preparazioni future.
Vari studi hanno dimostrato che la pianta è una ricca fonte di varie sostanze fitochimiche importanti come flavonoidi, alcaloidi, terpenoidi, proteine, carboidrati e vitamine come A, C, E e B, carotenoidi e minerali come fosforo, calcio, magnesio e zinco. È particolarmente importante per la presenza di un’altissima concentrazione di acidi grassi omega-3, in particolare acido α-linolenico, acido gamma-linolenico e acido linoleico. Il fatto di avere i più alti livelli registrati di acidi grassi omega-3 rispetto a qualsiasi altra pianta terrestre la rende un potentissimo alimento anticolesterolo, un efficacissimo antinfiammatorio e un eccellente protettore delle pareti cellulari e della pelle.
Sebbene non sia comunemente consumata nella maggior parte delle diete occidentali, il profilo nutrizionale di questa pianta la classifica come un vero superalimento. Le ricerche in corso dimostrano costantemente che questa pianta ha notevoli benefici per la pelle e il corpo. Varie parti della portulaca sono note per usi etnomedicinali e farmacologici per le sue sue attività antinfiammatorie, antidiabetiche, rilassanti dei muscoli scheletrici, antitumorali, epatoprotettive, antiossidanti, antiinsonnia, analgesiche, gastroprotettive, neuroprotettive, cicatrizzanti e antisettiche. Io vi consiglio di provare subito 2 bruschettine con pomodoro, olive, aglio e portulaca.
Dottor Paolo Scicolone