Tutto ciò che volevate conoscere sull’usanza del confetto!
Questa prelibatezza dolciaria è indice degli incroci storici e culturali del mondo intero.
Alcune fonti dell’epoca narrano che il medico arabo Al Razi, che operava in Bisanzio, usava il confetto con fini terapeutici per rendere i medicinali meno amari: faceva ricoprire il preparato con a un guscio dolce per renderlo più gradevole, soprattutto per i bambini.
Ad ogni modo, il confetto vero e proprio nasce dopo l’arrivo dello zucchero di canna in Europa, il quale fece sì la comparsa già nel 700 d.C., importato dagli Arabi, ma non fu subito accessibile a tutti prima del XV secolo, quando, proprio a Sulmona, in Abruzzo, iniziò la fabbricazione moderna dei confetti, in forma artistica presso il Monastero di Santa Chiara, dove, con alcuni fili di seta, si legavano assieme alcuni confetti per decorare fiori, grappoli, spighe, rosari.
Da qui, raccolta la tradizione dai fabbricanti di dolciumi, ebbe inizio storia del confetto che, pur nata in Italia, conobbe massima diffusione, dapprima, in Francia alla corte del Re Sole.
Infatti, la parola bomboniera, che indica, precisamente, il contenitore per i confetti, deriva dal francese ‹‹bombonnière››, termine che, termine indicava, nel XVII secolo, una preziosa scatoletta che conteneva i tipici dolci dell'epoca, chiamati allora ‹‹bon bon››.
Bruno Belli
Scrittore · Arte · Web Creator
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