Ulisse: l’eroe senza confini che unisce Grecia e Italia nel cuore dell’Europa

https://www.deepl.com/ <<< ΠΟΙΟΤΙΚΗ ΜΕΤΑΦΡΑΣΗ ΜΕ ΕΝΑ ΚΛΙΚ

Ulisse: l’eroe senza confini che unisce Grecia e Italia nel cuore dell’Europa

Cari amici e lettori, speriamo presto anche autori, rematori con noi del vascello “FILO ITALOELLENICO”,

oggi vi porto con me in un viaggio nel tempo e nello spazio, un’odissea che ci porterà a riscoprire le radici comuni della nostra cultura, quel legame indissolubile tra Italia e Grecia che pulsa nel cuore dell’Europa. Un viaggio che, come quello di Ulisse, ci ricorda che l’Europa non è solo un insieme di confini geografici, ma un’idea, un sogno, una sfida umana che diventa eroica, un progetto di unità nella diversità.

Odisseo nella casa di Alcinoo, di Francesco Hayez (1813; Napoli, Galleria di Capodimonte).

Odisseo: l’eroe dalle mille risorse che incarna l’anima greca

Partiamo dall’inizio, dall’Odissea di Omero, dove Οδυσσεύς  – Odisseo, l’eroe astuto e coraggioso, intraprende un viaggio epico per tornare alla sua amata Itaca. Un viaggio che è metafora della vita stessa, un susseguirsi di curiosità da soddisfare, di prove da ricercare, di incontri da godere, di scoperte da raccontare. Odisseo, con la sua intelligenza vivissima, e la sua sete di conoscenza, incarna l’anima greca, quella curiosità che ha spinto i nostri antenati a esplorare il mondo, a sfidare l’ignoto, a superare ogni limite, a diventare simil-dei, sovrumani, immortali.

Come scriveva il filosofo Platone nel Fedone“L’uomo è un essere in cammino, alla ricerca della verità e della bellezza”. Odisseo è l’emblema di questa ricerca, un eroe che non si accontenta di ciò che conosce, ma che osa spingersi oltre, verso l’ignoto. Questo spirito di esplorazione e di apertura mentale è il motore ideale alla base della cultura europea, che fin dall’antichità ha fatto del dialogo e dello scambio il suo tratto distintivo verso l’interculturalismo prima ellenico e poi italico.

Ulisse: l’eroe che Dante trasforma in simbolo della sete di conoscenza

Secoli dopo, il mito di Odisseo/Ulisse approda in Italia, nella Divina Commedia di Dante. Qui, in un’epoca pienamente dominata dalle dottrine religiose e moraliste medioevali, Ulisse è un eroe tragico, dannato per la sua astuzia, ma anche esaltato per la sua sete di conoscenza. Dante, con il celebre verso “Considerate la vostra semenza: / fatti non foste a viver come bruti, / ma per seguir virtute e canoscenza”, trasforma Ulisse in un simbolo universale, un monito a non accontentarsi, a non smettere mai di cercare, di imparare, di crescere.

Questa tensione verso la conoscenza è un valore fondante dell’Europa moderna. Come ha detto il filosofo tedesco Immanuel Kant: “Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me”. L’Europa, erede della cultura greco-romana e della tradizione cristiana, ha sempre cercato di conciliare in filosofia, con la retorica, la ragione e la fede, la scienza e l’etica, in un equilibrio che è alla base della sua identità.

Ulisse: l’eroe moderno che ci spinge a superare i confini

Il mito di Ulisse/Odisseo non si è mai spento, continua a vivere nelle nostre storie, nei nostri sogni, nelle nostre aspirazioni. Oggi, Ulisse è l’eroe moderno, l’uomo che non ha paura di mettersi in gioco, di affrontare le sfide, di superare i confini, siano essi geografici, culturali o mentali.

Come ha scritto il poeta Konstantinos Kavafis nella sua poesia Itaca“Quando ti metterai in viaggio per Itaca, / devi augurarti che la strada sia lunga, / fertile in avventure e in esperienze”. Questo invito a valorizzare il viaggio, più che la meta, è un monito per l’Europa di oggi: un’Europa che deve essere un luogo di incontro, di scambio, di crescita comune. A questo punto non posso trattenermi dall’inserire qui la voce dell’amico e vicino di casa a Porto Heli Sean Connery, con il quale ne abbiamo discusso molte volte dell’impresa di Ulisse godendo insieme il paesaggio del mare Egeo:

(Traduzioni disponibili in sottotitoli nella vostra lingua di gradimento nelle regolazioni del video)

Un’Europa senza confini, unita dalla cultura greco-romana

Ed è proprio questo spirito di Ulisse che vogliamo per la nostra Europa, un’Europa senza confini, unita dalla cultura greco-romana, dai valori di libertà, democrazia, tolleranza che ci hanno reso ciò che siamo, il Vecchio Continente delle conquiste umane, del diritto, della solidarietà. Un’Europa che non ha paura di dialogare, di confrontarsi, di imparare dalle altre culture, ma che al tempo stesso è orgogliosa delle sue radici, della sua storia, della sua identità.

Come ha affermato il politico e statista francese Robert Schuman, uno dei padri fondatori dell’Unione Europea: “L’Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto”. Questa solidarietà, che nasce dalla condivisione di valori e di obiettivi comuni, è il cuore del progetto europeo.

FILO ITALOELLENICO: un ponte tra culture, un faro di speranza motivata dalla ragione

Noi del FILO ITALOELLENICO crediamo in questa Europa, un’Europa che è un ponte tra culture, un faro di speranza motivata dalla ragione, valida per il mondo intero. Un’Europa che sa guardare al futuro, ma che non dimentica il passato, perché, come diceva Ulisse, “il viaggio è la meta”.

In un momento storico in cui l’Europa è chiamata a confrontarsi con sfide globali, dalla crisi climatica, geopolitica, alle disuguaglianze e ingiustizie sociali, il mito di Ulisse ci ricorda che l’unità è la nostra forza. Come ha scritto il poeta greco Ghiannis Ritsos: “Siamo tutti marinai sulla stessa barca, / con lo stesso vento che gonfia le nostre vele”.

Un invito alla partecipazione

E allora, cari amici, partiamo insieme per questa nuova odissea, salpiamo per un’odissea moderna che ci porterà a costruire un’Europa più giusta, più solidale, più umana. Un’Europa che è la casa di tutti, un’Europa che è il riflesso della nostra cultura che non ha confini, ha antiche radici e merita un futuro robusto.

Come ha detto il filosofo francese Paul Ricoeur: “La memoria è il tessuto dell’identità, ma è anche il luogo del dialogo”. Ricordiamo le nostre radici, ma guardiamo al futuro con coraggio e speranza. Perché, come ci insegna Ulisse, il viaggio non finisce mai. Salite nella nostra ciurma e navighiamo insieme in questa avventura, remando tutti insieme, perché il viaggio ne vale la pena!

Loading

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *